sabato 19 novembre 2011

Un anno fa il dramma di Pike River in Nuova Zelanda. Persero la vita 29 minatori, i loro corpi sono ancora là sotto


Wellington (Nuova Zelanda), 19 nov. (LaPresse/AP) - Ricorre oggi un anno dalla tragedia della miniera di Pike River, in Nuova Zelanda, dove 29 uomini persero la vita per un'esplosione. Ma le famiglie, che oggi hanno preso parte a cerimonie pubbliche e private, lamentano di non essere ancora riuscite a recuperare i corpi dei propri cari. Troppo pericoloso scendere nel sottosuolo, viste le alte concentrazioni di gas che ancora sono presenti, spiegano le autorità. Secondo molti familiari, però, il governo neozelandese e gli avvocati fallimentari della Pike River sarebbero più concentrati sulla vendita della miniera che non sul recupero delle salme.

Bernie Monk, il cui figlio 23enne Michal morì nel disastro, spiega che ogni famiglia sta affrontando il dolore in modo diverso. "Alcune - dice - si sono spostate a vivere in altre zone. Altre si stanno riprendendo, altre ancora sono nel pieno del dolore. C'è chi poi non ha voluto nemmeno tenere cerimonie commemorative, in attesa di recuperare i corpi dei propri cari". Almeno 2.500 persone, tra cui il primo ministro neozelandese John Key, hanno partecipato oggi a una cerimonia pubblica allo stadio del rugby di Greymouth, la città più vicina alla miniera. La commemorazione è culminata con un minuto di silenzio alle 15.44 ora locale (le 3.44 in Italia), attimo in cui l'esplosione alimentata dal metano è avvenuta, proprio un anno fa. Alcuni giorni dopo, una nuova esplosione nel sottosuolo cancellò ogni speranza di trovare in vita i lavoratori e di finire la vicenda con un epilogo felice, come era stato per la miniera cilena di San Josè, dove 33 uomini furono riportati in superficie dopo 69 giorni. Tra le vittime di Pike River 24 erano cittadini neozelandesi, due scozzesi, due australiani, un sudafricano.

Dopo aver partecipato a una cerimonia privata, spiega ancora Monk, circa 180 familiari hanno deposto corone all'ingresso della miniera. Una famiglia ha invece inaugurato un memoriale a Greymouth, composto da 29 pietre di Pike River. Una per ogni vittima.

Alla cerimonia pubblica di oggi non ha preso parte Peter Whittall, ex direttore della Pike River Coal, contro cui la scorsa settimana sono stati presentati 12 capi d'accusa per il disastro. L'uomo è accusato di essere stato a conoscenza o di aver partecipato alla cattiva condotta della compagnia, che non ha garantito la sicurezza dei lavoratori. Whittall sostiene la sua innocenza e dice di essere solo un capro espiatorio. Attraverso i suoi avvocati ha emesso un comunicato in cui spiega la sua mancanza alla cerimonia pubblica, dicendo di non aver voluto attirare l'attenzione e aver ricordato la triste data privatamente. Il governo sta continuando le indagini sulla tragedia. Secondo alcuni esperti, la miniera non era fornita delle adeguate vie di fuga, né della necessaria ventilazione.

Dal sito internet di La Presse

mercoledì 16 novembre 2011


L'articolo uscito su BresciaOggi sulla bellissima serata a Montichiari venerdì 11 novembre 2011.

mercoledì 9 novembre 2011

Eternit: 18 milioni per il silenzio di Casale?

Un articolo di Fabrizio Laddago, dal sito di RadioGold

‘L’offerta del diavolo’, è stata ribattezzata così la trattativa segreta che Stephan Schmidheiny avrebbe avviato con l’amministrazione di Casale Monferrato. L’ex proprietario dello stabilimento dell’amianto spera, con una cifra tra i 18 e i 20 milioni di euro, che la città monferrina ritiri la costituzione di parte civile dal caso Eternit. La notizia ha scosso sindacati e associazione familiari vittime dell’amianto. Troppi interrogativi si affollano nei pensieri dei cittadini a cominciare dalle motivazioni del silenzio del Comune rispetto alla presunta trattativa. Il sindaco di Casale, Giorgio Demezzi, in un comunicato, ha spiegato come 'non ci sia nessuna trattativa in corso che veda coinvolta direttamente ed in prima persona l’Amministrazione comunale' e ha garantito la volontà di informare cittadini e consiglio comunale su temi così cruciali.
Dichiarazioni che però destano perplessità nel centrosinistra come confermato da Fabio Lavagno e Monica Cerutti di Sinistra Ecologia e Libertà: 'ci appaiono quanto meno poco decise le parole di Giorgio Demezzi, Sindaco della città che è stata sede dello stabilimento Eternit, che in un dichiarazione definisce la vicenda come “un’offerta preliminare su cui non è stata presa alcuna decisione”. Sono parole - proseguono i due esponenti di Sel - che appaiono fuori luogo per il Sindaco della città martire per l’enorme numero di vittime da mesotelioma, da cui le battaglie sindacali che hanno portato sino al processo di oggi sono partite e in cui da oltre vent’anni vi è una politica continua e capillare di bonifiche dei siti contaminati da amianto tale da generare su questa materia una sensibilità difficilmente riscontrabile altrove.'
Anche i cittadini e chi lotta continuamente contro l'amianto sono preoccupati e temono che l'offerta possa allettare: 'non si possono mettere i soldi davanti a tutto. Il denaro è importante soprattutto se non si ha, ma la giustizia non può cedere al profumo dei soldi - ha spiegato Bruno Pesce dell'Associazione Familiari Vittime dell'Amianto'. La città, insomma, spera che Casale continui a essere un esempio per il mondo nella lotta all’amianto e intanto le polemiche infuriano così come i dubbi.

lunedì 7 novembre 2011

Amianto. La polvere sottile
Appuntamento a Montichiari, l'11.11.2011


Nell’imminenza dell’inizio dei conferimenti presso la discarica di amianto Ecoeternit, sita in via Dritta a Montichiari, l’Associazione Comitato SOS Terra di Montichiari e il gruppo Presentarsì di Castiglione delle Stiviere propongono alla cittadinanza una serata informativa e di dibattito sullo scottante tema dell’amianto.
Fulcro della serata sarà la proiezione del film “Polvere, il grande processo dell’amianto” diretto da Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller. Quest'ultimo sarà presente alla proiezione.

Seguiranno gli interventi di:
Gianluigi Rosa Presidente dell’Associazione Comitato SOS Terra Montichiari,
Ilaria Leccardi Giornalista,
Diego Quirino Presidente dell’Associazione “ Voci della Memoria “ di Casale Monferrato,
Luca Martini e Luca Cremonesi Associazione PresentARTsi.
Chiuderà la serata una breve recensione del libro “Ternitti” di Mario Desiati