domenica 18 novembre 2012

Raid su Gaza fanno strage di bambini. Antimissili in azione a Tel Aviv

Gaza (Striscia di Gaza), 18 nov. (LaPresse/AP) - Per il quinto giorno consecutivo, prosegue l'offensiva israeliana sulla Striscia di Gaza e il bilancio dei morti continua a salire: 71 le vittime palestinesi, tra cui molti bambini. Nel più grave degli episodi, una casa di due piani dove viveva la famiglia Daloo è stata rasa al suolo e undici civili, soprattutto donne e bimbi, hanno perso la vita. Non si fermano intanto nemmeno i razzi lanciati versi Israele (due quelli intercettati oggi dal sistema Iron Dome diretti a Tel Aviv), mentre la diplomazia è al lavoro per provare a raggiungere un cessate il fuoco. Ma le ultime dichiarazioni del premier Benjamin Netanyahu, secondo cui "l'esercito di Israele è pronto a estendere in modo significativo l'operazione" a Gaza, non fanno ben sperare. Migliaia di soldati israeliani sono dispiegati al confine con la Striscia per l'eventualità di un attacco di terra.

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Gaza, il racconto di una cooperante italiana: Raid da cielo e mare, orribile attacco ai media

Questo il racconto fattoci nella notte da Meri, cooperante italiana che lavora da anni a Gaza, scritto per l'agenzia stampa LaPresse.

Gaza (Striscia di Gaza), 18 nov. (LaPresse) - "Hanno bombardato da cielo e mare, attaccando e colpendo i palazzi dei media center che ospitano radio e tv, li hanno bombardati per mettere fuori uso tutta la comunicazione interna". Così, Meri Calvelli, cooperante italiana a Gaza, racconta i raid israeliani che nella notte hanno colpito l'edificio che a Gaza ospita la sede di diversi media locali e stranieri. Questo attacco ai media di Gaza, ha aggiunto, "ha un significato orribile. Sanno che radio e televisioni fungono da comunicatori per tutta la popolazione", se messi fuori uso non avranno più "la possibilità di dire cosa succede nel caso in cui arrivasse un attacco da terra". La Calvelli, che da anni lavora a Gaza e fa parte dell'Associazione di cooperazione e solidarietà, continua poi a descrivere la difficile situazione: "Sappiamo che le navi sono a 300 metri dalla costa e hanno bombardato il ponte che collega una parte all'altra di Gaza. Hanno fatto credere che ci potesse essere una tregua e poi invece hanno cominciato a bombardare incessantemente. Sembra un terremoto senza sosta".

da: LaPresse